gratitudine_etimologia

Girando qua e là ho trovato alcune regole per scrivere un diario della gratitudine e/o della felicità.

L’argomento m’incuriosisce, anche se lo trovo leggermente stucchevole. Normalmente non sono molto attiva nell’analisi della mia giornata. So che è passata e la archivio al più presto, sopratutto se non ci sono stati troppi guai e problemi da risolvere. Molto spesso, poi, m’immergo in qualche lettura e la giornata scivola serena nelle storie.

Comunque ho deciso che, per un po’ almeno, terrò il diario della gratitudine (quello della felicità, dicono le istruzioni, deve rimanere privato).

Voglio essere sincera: non credo che cambierà la mia vita.

Seguiamo le regole e vedremo:

Da scrivere la sera prima di andare a letto:

  1. Ritagliatevi alcuni minuti, respirate a fondo e vuotate la mente;
  2. Ripassate la giornata e individuate dai 3 ai 5 momenti, cose, persone fatti per cui essere grati.
  3. Iniziate scrivendo la data e poi in ordine i motivi che avete individuato come degni di gratitudine spiegando anche il ‘perché’. (le istruzioni dicono che in questo modo si rafforza il potere del diario).
  4. Rileggeteli con attenzione e poi mettete via il diario o spegnete il supporto informatico che prediligete e preparatevi a dormire.
  5. Mentre siete ancora vigili andate con il pensiero ai punti positivi che avete segnato. Dovreste riuscire a riposare in modo profondo e accompagnato dalla positività.

Da stasera si parte! A domani per le novità.

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