Una profonda capacità descrittiva. Una magnifica capacità di far vivere oggetti inanimati tanto da sentirli partecipi all’emozione della giornata. La scrittrice è Katherine Mansfield il racconto ‘Alla baia‘ assolutamente da leggere per imparare da questa scrittrice come far ‘vedere’ al lettore. Per imparare da lei a trascinarlo nel mondo che delineiamo, a fargli dimenticare ogni altro luogo che non sia il nostro. In ‘Alla baia‘ non accade nulla di straordinario, la Mansfield descrive i pensieri, le emozioni i sentimenti dei vari personaggi, positivi e non…
M’ha incantata.
L’incipit
Mattina, molto di buon ora. Il sole non era ancora spuntato e tutta la Baia di Crescent era nascosta sotto una foschia bianca che veniva dal mare. Dietro, le grandi colline boscose trasparivano appena: non si vedeva dove finissero, né dove cominciassero i prati e i bungalow. La strada sabbiosa era svanita, e così pure i prati e i bungalow sul lato opposto; più in là, le bianche dune ricoperte d’erba rossiccia non c’erano più; niente segnava più il confine tra mare e spiaggia. Era caduta una pesante rugiada. L’erba era azzurra, e grosse gocce pendevano dai cespugli, erano lì lì per cadere; il toi toi argenteo e lanuginoso era fiacco sul suo lungo stelo, e tutte le calendule e i garofani dei giardini s’inchinavano fino a terra sotto il peso dell’umidità. Le fredde fucsie erano inzuppate, rotonde perle di rugiada indugiavano sulle foglie piatte dei nasturzi. Sembrava che il mare fosse avanzato furtivamente nell’oscurità, che un’unica immensa ondata fosse salita gorgogliando – fino a dove? Forse, se ti fossi svegliato nel mezzo della notte avresti potuto vedere un grosso pesce guizzare per un attimo davanti alla finestra…