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Buio. Per bastardi di Pizzofalcone

Batman.
Baaatmaaan.
Il sussurro nel buio, nell’odore di umido, in mezzo alla polvere.
Batman.
Un fruscio del mantello, che fende l’aria davanti al viso di Dodo.
Batman.
Non lo vede, Dodo, perché è buio. Buio più della notte, più del ripostiglio che ha nella sua stanzetta, quello la cui porta non si chiude bene e spesso si apre da sola, cigolando.
La stanzetta, calda. La stanzetta, coi poster dei Vendicatori, con la raccolta degli album e quella dei pupazzi sulla mensola.

Incipit di Buio per i Bastardi di Pizzofalcone
Maurizio De Giovanni

A volte, serve sapere che al mondo c’è qualcuno che nonostante il proprio io interno piuttosto malconcio riesce in qualche modo a vincere sul buio e a risolvere il “caso” del rapimento di un bambino di dieci anni. Dà speranza la squadra dei Bastardi di Pizzofalcone, non solo agli amanti del giallo. Questo caotico ammasso di personalità non forti e non eroiche riesce a vincere sul male; mentre ognuno racconta la sua intricata storia personale; mentre, assieme, inseguono un ladro d’appartamenti in una storia parallela e mentre l’autore a volte li lascia un po’ da parte per descrivere la vita, anche episodi crudi, con una sensibilità che può far riflettere.
Mi piacciono i libri che travalicano i confini del proprio genere, e a voi?

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