Mio caro amico,
non conosco alcuna medicina in grado di attenuare le violente inclinazioni naturali di cui fai menzione: e se pure la conoscessi, non penso te lo direi. Il matrimonio è il rimedio che si conviene. È la condizione più naturale dell’uomo e quindi la condizione in cui è più probabile che tu possa trovare una solida felicità: La tua ritrosia al riguardo mi appare al momento tutt’altro che fondata. I vantaggi circostanziali che tieni in considerazione nel rimandarlo non sono solo incerti, ma significativi rispetto al fatto in sé, ovvero all’essere sposato e sistemato. È l’unione dell’uomo e della donna a creare un essere umano completo. Separati, lei è priva della potenza fisica e della forza della ragione maschili, lui della dolcezza, dell’emotività e dell’acuto discernimento femminili. Insieme hanno più possibilità di successo nel mondo.
Incipit di Consigli per scegliere un’amante
Benjamin Franklin
Breve e divertente raccolta di pensieri (sì, prendiamolo dal lato buono e non facciamone una questione femminista!) scritti e raccolti da Franklin del 1745 al 1789. Leggerlo significa comprendere il pensiero maschile ottusamente misogino del periodo. Utilissimo quindi a chi volesse scrivere un romanzo storico ambientato all’epoca. Nella speranza che pochi, anzi che nessun uomo, oggi, possa condividere le idee qui espresse.
Personalmente il raccontino che più mi ha divertito è Lettera a una Reale Accademia (Sulla flatulenza) datato 1781.