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Dicembre è un mese crudele

Il cappuccino. La risposta della New Age ai momenti di malumore. Poche cuchiaiate di espresso, una schiuma di latte riscaldato a vapore con l’accompagnamento di una spruzzatina, di solito completamente insapore, di cioccolato in polvere e tutto d’un tratto ogni cosa, nella vita, dovrebbe rientrare nell’ordine prestabilito.
Che scemenze.
Deborah St. James sospirò. Raccolse il conto che una cameriera, passando, aveva fatto scivolare furtivamente sul suo tavolino.

Incipit di Dicembre è un mese crudele
Elizabeth George

Pubblicato nel 1992 è uno dei romanzi della scrittrice Elizabeth George, scrittrice gialla insignita di svariati premi. Pieno di sviluppo psicologico dei personaggi fissi, l’ispettore Thomas Lynley e la sua aiutante Barbara Havers che vengono seguiti anche nella loro vita privata e nei loro problemi quotidiani, e di descrizioni dell’animo umano è un romanzo, non limitativamente giallo, molto accurato. L’autrice infatti predispone le sue trame in modo certosino e laborioso, consultando molti esperti e immedesimandosi nell’ambiente che deve descrivere in maniera profonda. Ne risulta un modo di scrivere coinvolgente e soddisfacente anche per il lettore che non ama molto il genere giallo. Quel sapore di vera vita quotidiana che riesce a carpire la nostra attenzione. L’animo umano, infatti, è curioso e che c’è di meglio che ascoltare storie di personaggi verosimili che vivono quotidianamente riuscendo a superare i propri problemi?

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