Freddo.
Torpore.
Confusione.
Aprii gli occhi.
Buio. Più buio di un inverno artico.
Sono morta?
Obbedendo a un qualche stimolo del sistema limbico, inspirai a fondo.
Il mio cervello registrò degli odori.
Muffa. Terra umida. Qualcosa di organico che evoca il trascorrere del tempo.
Incipit di Duecentosei ossa
Kathy Reichs
Altra ottima autrice Medical Thriller. Anche lei riesce a creare personaggi ai quali ti affezioni e a farli agire in un mondo concreto e reale, dalla doppia faccia: Carolina del Nord e Montréal. Meno colpi di scena rispetto alla Cornwell, e meno variazioni inaspettate di scenari per Temperance Brennan e il suo entourage.
Nulla a che vedere, comunque, con la serie televisiva (Bones) per fortuna. Quasi mai mi piacciono film o serie derivate da libri.
Trovo realistici le descrizioni dei rapporti, nel libro, tra la protagonista e la figlia Katy e con la sorella Harry. Rapporti parenterali, sempre così complicati?