Agli occhi degli ebrei che vi abitavano, la città ucraina, culla della famiglia Sinner, era divisa in tre aree distinte, come certi quadri antichi: in basso i dannati, fra le tenebre e le fiamme dell’inferno; al centro della tela i comuni mortali, rischiarati da una luce pallida e quieta; in alto il regno degli eletti.
Incipit di I cani e i lupi
Irène Némirovsky
Storia di vite e d’amore segnati dalla diversità di classe sociale. Descrizioni aspre e sguardo aperto sul periodo storico ante guerra, sull’incomprensibilità degli eventi anti semitici, dalla penna di una donna ebrea che morirà in campo di concentramento a 39 anni.