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omosessualità

Della mia infanzia non ho alcun ricordo lieto. non voglio dire che, in quegli anni, io non abbia mai provato dei sentimenti di felicità o di gioia. Semplicemente , la sofferenza è totalitaria ciò che non rientra nel suo sistema, lo fa scomparire.
Nel corridoio sono comparsi due ragazzi, il primo, grande, con i capelli rossi mi ha sputato in faccia Beccati questo.
lo sputo è colato lentamente sulla mia faccia, giallo e denso, come il catarro sonoro che ostruisce la gola dei vecchi o dei malati, dall’odore forte e nauseabondo. Le risa acute, stridenti, dei due ragazzi Guarda ha la faccia piena quel figlio di puttana. Mi cola dall’occhio fino alle labbra, mi entra in bocca. Non ho il coraggio di asciugarmi: potrei farlo, basterebbe passarci su la manica. Basterebbe una frazione di secondo, un gesto minimo perché lo sputo non entrasse in contatto con le mie labbra, ma non lo faccio, per paura che quelli si sentano offesi, per paura che si arrabbino ancora di più.

Incipit di Il caso Eddy Bellegueule
Édouard Louis

Eddy Bellegueule è il vero nome dell’autore del libro, fuggito dalla crudeltà meschina del mondo rurale francese per trasformarsi in Édouard Louis. Non una fuga per togliersi da una situazione scomoda, bensì una fuga meditata, dopo svariati tentativi di essere come tutti. Il nocciolo del problema è sempre la diversità, la mancanza dell’accettazione sociale della diversità. Ma gli scrittori, per primi, dovrebbero essere aperti ad ogni accettazione e ad ogni minoranza. Gli scrittori dovrebbero allenare più degli altri il proprio pensiero all’accettazione del non convenzionale. O almeno, così dovrebbe essere.

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