Cosa sai di mio padre, Padraig? Cosa sai di Fionn Mac Cumhail?»
«Era il capo dei guerrieri feniani dell’antica Irlanda. Non può essere stato tuo padre. Ragiona, vecchio! Fionn Mac Cumhail è morto duecento anni fa.»
«Sì, era il capo dei Fianna, ma non dall’inizio. I suoi esordi non furono così gloriosi. Nacque nel freddo dell’inverno, Padraig, in mezzo alla neve, mentre sua madre fuggiva dal clan di Goll Mac Morna. Devo raccontarti la storia?»
Chiusi gli occhi e mi premetti le palpebre con le dita. Luci rosse e porpora mi esplosero davanti. Sospirai profondamente.
Ossian rise.
Incipit di Il cavaliere irlandese
Juilene Osborne McKnight
Juilene Osborne McKnight racconta la storia di San Patrick, patrono d’Irlanda, festeggiato il 17 marzo. A 16 anni Maewyin Succat, vero nome di San Patrizio, fu rapito e venduto come schiavo al re del North, Dal Riada. Dopo sei anni scappò dalla reggia e ritornò alla sua religione cristiana divenendo diacono. Il papa lo fece tornare nel Nord con la missione di evangelizzare le terre d’Irlanda allora pagane. La McKnight racconta questa storia utilizzando la grande malia della narrazione celtica e scegliendo Patrick come io narrante, per far seguire da vicino al lettore tutti i cambiamenti psicologici del protagonista. Anche questa trama quindi, dalla tematica religiosa, può dare spunti interessanti a chi voglia scrivere fantasy o narrativa impegnata aggiungendo il fascino del magico mondo dei Druidi e dei Fianna.