Un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l’entrata principale le parole: “Centro di incubazione e di condizionatura di Londra Centrale” e in uno stemma il motto dell Stato Mondiale: “Comunità, identità, Stabilità”.
L’enorme stanza al pianterreno era volta verso nord.Fredda, nonostante l’estate che sfolgorava al di là dei vetri, nonostante il caldo tropicale della stanza stessa; una luce fredda e sottile entrava dalle finestre cercando avidamente qualche manichino drappeggiato, qualche pallida forma di mummia accademica, ma trovando solamente il vetro, le nichelature e lo squallido splendore di porcellana di un laboratorio.
Incipit di Il mondo nuovo
Aldous Huxley
Il mondo nuovo è uscito nel 1932. Il genere è fantascienza distopica cioè viene descritto un mondo, per chi legge, poco desiderabile da ogni pinto di vista.
Huxley gioca molto quindi sul grottesco.
Il libro narra di una società che ha raggiunto alti livelli in eugenetica e nel controllo della mente. Ovviamente anche dalla produzione in serie (extrauterina) degli embrioni umani scappa l’eccezione: il personaggio del giovane John, la coscienza dell’unico diverso.
La storia prende molto, ingegnosa la creazione di questo mondo, istruttiva la volontà di far comprendere che tutto ciò che realmente non è conquistato non soddisfa l’essere umano.
La felicità viene offerta a piene mani a tutto il popolo attraverso profondi condizionamenti mentali. Accetteresti l’assenza di sofferenza in cambio della libertà di pensiero?