David Swisher ruotò la trackball del BlackBerry finché non evidenziò l’e-mail del direttore finanziario di un suo cliente. Il tizio voleva discutere di un prestito e, siccome veniva da Hartford, gli chiedeva quando sarebbe stato disponibile. Ordinaria amministrazione. Digitò col pollice una risposta, mentre la berlina procedeva a singhiozzo nel traffico di Park Avenue.
Incipit di La biblioteca dei morti
Glenn Cooper
Questo libro, uscito in Italia nel 2009, è tra quelli che più mi hanno soddisfatto. L’indagine è molto pensata, con colpi di scena, indubbiamente, ma meno vulcanici e stranianti, meno “americani”. Il passaggio a più riprese dall’ambientazione nostri giorni a quella di momenti storici del passato, aiuta a sviluppare una storia cadenzata, ritmata, ben costruita. Mi ha colto di sorpresa più volte. Soprattutto mi ha dato una fantastica spiegazione per l’esistenza dell’area 51.
Il mio carto-libraio non sapeva dell’esistenza di questa zona. Voi sapete cos’è? O, almeno, cosa si suppone sia? 😉