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la casa stregata

È da un bel po’ che il vecchio Merrivale, quel grasso e ciarliero volpone che troneggia con i piedi sulla scrivania nel suo ufficio al ministero della Guerra, sta brontolando perché qualcuno si decida a scrivere la storia dei delitti di Plague Court: più che altro per pavoneggiarsi un tantino, si dice. Di questi tempi, al Vecchio non è rimasto certo granché di cui pavoneggiarsi. Il suo dipartimento ormai non si chiama più la Centrale del Controspionaggio; ha preso il nome poco altisonante di MID, e le faccende di cui si occupa sono alquanto meno emozionanti del fare fotografie alla colonna di Nelson.

Incipit di La casa stregata
Carter Dickson

Pubblicato per la prima volta nel 1934, questo libro propone una delle svariate trame con delitto in camera chiusa che Carter Dickson, pseudonimo di John Dickson Carr, adora sottoporre all’attenzione del lettore. Indubbiamente è maestro nel creare complesse strutture impenetrabili che vengono poi violate dall’assassino. Da leggere, soprattutto per chi desidera scrivere un testo che racconti l’apparenza di una situazione impossibile che si scioglie nel fattibile e nel realizzabile.

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