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Nausea

La miglior cosa sarebbe scrivere gli avvenimenti giorno per giorno. Tenere un diario per vederci chiaro, non lasciar sfuggire le sfumature, i piccoli fatti anche se non sembrano avere alcuna importanza, e soprattutto classificarli. Bisogna dire come io vedo questa tavola, la via, le persona, il mio pacchetto di tabacco, poiché è questo che è cambiato. Occorre determinare esattamente l’estensione e la natura di questo cambiamento.
Per esempio ecco un astuccio di cartone che contiene la mia bottiglia d’inchiostro. Bisognerebbe provare a dire come la vedevo prima e come adesso la…

Incipit di La Nausea
Jean–Paul Sartre

Non credo si possa aggiungere nulla a quanto già detto sul testo. Lo cito proprio perché, a volte, è troppo famoso e dato un po’ per scontato. Tutti pensano che tutti abbiano etto la Noia di Sartre, per poi scoprire che non è così e che in realtà sono troppo pochi quelli che si sono cimentati.
Succede spesso con i libri famosi. Parlando, tutti alludono che in un giorno lontano sicuramente l’hanno letto, per cadere miseramente appena vengono piazzate due domande. Meglio dire la verità sui libri che si sono letti, sempre. Si fa più bella figura a dire la verità. Se, poi, si dice la verità sulle piccole cose, s’impara a vivere con la verità al fianco e a dirla sempre. Il che ci sarebbe sommamente utile, credo.

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