Durante questa pausa festaiola, ho gironzolato parecchio per librerie. Per me, rimane emozionante, anche se gli ambienti cambiano e le librerie son sempre più ‘catene’, e mi sembra di non sentire più il profumo dei libri… M’ha colpito scoprire che da agosto 2014 era disponibile in italiano il secondo libro della scrittrice britannica Diane Setterfield ‘Le nere ali del tempo’.
Nel 2007 era uscito ‘La tredicesima storia’ libro che mi ha trascinato, mio malgrado, fino alla fine con sottile fermezza e con garbo affascinante. La storia s’incentrava sulla vita di una grande scrittrice, Vida Winter (non cercatela in internet, è frutto della fantasia della Setterfield) che si era ritirata e non si curava più del mondo, nel tentativo di mantenere il segreto della sua vita e del suo libro.
Ma le voci attorno al mistero che avvolgeva il suo romanzo non scemavano e dopo anni di varie e inverosimili spiegazioni le chiacchiere continuavano. Perché il suo Best Sellers, intitolato ‘Cambiamento e disperazione, tredici racconti’ ne conteneva solo dodici? Perché nelle edizioni successive il titolo era stato cambiato in ‘Cambiamento e disperazione’, senza più menzionare il numero dei racconti?
La Winter, per disvelare davvero il mistero fa chiamare la protagonista Margaret Lea, libraia e biografa a tempo perso, raccontandole la vera storia della sua vita.
M’aveva affascinata soprattutto la capacità della Setterfield di disseminare le pagine di piccole tensioni, di colpi di scena appena riconoscibili, garbati e sottilmente inquietanti che ti costringevano a leggere a leggere a leggere….
Come in questo brevissimo passo che m’è rimasto in mente: “Sentii la porta aprirsi. L’uomo, senza scambiare una parola con Judith, scomparve all’interno.
Più tardi, Miss Winter mi raccontò la storia di Merrily e della carrozzina.”
Intrigante. Ne ho un così bel ricordo!!!
Chissà se devo comprare ‘Le ali nere del tempo’? Sarà alla stessa altezza?
Mi sa che prima o poi lo piglierò. Sempre che le regole commerciali delle catene mi permettano di ritrovarlo. Mi sa che domattina andrò a pigliarmi la copia che ho visto. Poi si vedrà.
Photo: www.oasidellibro.it