Tra i libri dell’estate: ‘L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio‘ di Haruki Murakami.
Un altro viaggio in uno dei mondi che Murakami crea con sottile ansia sottesa. A volte sembra non accada nulla. Sembra che siano solo i pensieri dei personaggi a scorrere sulle pagine. Eppure non riesco a chiudete il libro…
Affascinante!
Non sapendo come vestissero di solito le persona che compravano una Lexus, giacca e cravatta gli era parso l’abbigliamento giusto. Con scarpe di pelle. Presentarsi in jeans e polo, con delle sneakers ai piedi, non avrebbe fatto buona impressione. Ci aveva pensato quando stava già per uscire di casa: per evitare problemi era corso a cambiarsi.
Durante quel quarto d’ora d’attesa, Tsukuru imparò tutto sulle vetture in vendita. I vari modelli non avevano nomi come «Corolla» o «Crown», perciò bisognava ricordarli col rispettivo numero. Come le Mercedes e le Bmw. Come le sinfonie di Brahms.
Finalmente un uomo alto venne verso di lui, attraversando in diagonale il salone. Alto e corpulento. Ma per essere così massiccio, aveva un portamento agile: i suoi grandi passi energici lasciavano intuire la velocità a cui si sarebbe potuto muovere. Era Ao, senza possibilità di dubbio.