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l'uomo nascosto

Cinque minuti alle dieci. Mi chiedo cosa stia facendo lei. Un giorno o l’altro le chiederò cosa succede prima che cominciamo, ma per certi versi è più divertente immaginarlo. Forse sta sorseggiando Merlot, chiude gli occhi mentre lo assapora, riflette su ciò che sta per accadere. Forse ha già messo su il jazz, il sassofono che strepita, l’eco lieve dei piatti del batterista. Forse si sta mettendo il profumo con quella sua tecnica particolare: lo spruzza di fronte a sé e poi cammina nella nebbia di spray. La cosa sarebbe interessante, perché solo lei potrebbe fiutarlo.

Incipit di L’uomo nascosto
David Ellis

David Ellis è avvocato ed esercita a Chicago, dove collabora con uno studio ed è consulente della camera dei deputati dell’Illinois. Il suo primo romanzo, ‘L’uomo nascosto’, pubblicato nel 2001 ha ricevuto l’Edgar Award, nel 2002, come miglior thriller scritto da un esordiente. La storia è originale e rientra a pieno titolo nel genere legal thriller. Come spesso accade, il protagonista è avvocato ed è accusato di aver commesso un omicidio. Questi testo, come quello della Scott ‘Fino a prova contraria’, che ho proposto lunedì, ha trama complessa, basata su tematiche forti e concrete. Permette, quindi, a chi le legge di scoprire meccanismi di narrazione articolata e con più punti di vista. Analizzare i vari espedienti letterari e farli propri può essere utile anche a chi non desidera scrivere un thriller. È importante per uno scrittore di qualunque genere, capire come rendere interessante e come tenere legata l’attenzione del lettore fino alla fine.

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