Uno dopo l’altro, gli sportelli dei vagoni sono chiusi con impeto; forse, pensa un viaggiatore fantastico, dal ferreo destino che, ormai senza rimedio, porterà via lui e i suoi compagni nelle tenebre. La locomotiva fischia, colpi violenti scoppiano di vagone in vagone sino all’ultimo: il convoglio va lentamente sotto l’ampia tettoia, esce dalla luce dei fanali nell’ombra della notte, dai confusi rumori della grande città nel silenzio delle campagne addormentate: si svolge sbuffando, mostruoso serpente, tra il laberinto delle rotaie, sinché, trovata la via, precipita per quella ed urla, tutto battiti dal capo alla coda, tutto tumulto di polsi viventi.
Incipit di Malombra
Antonio Fogazzaro
Pubblicato nel 1881, Malombra delinea un grande ritratto di donna. Una donna moderna in lotta tra le proprie fragilità causate dalla malattia e le frustrazioni, le solitudini e le inquietudini di ogni donna, al di là del tempo. La critica non amò questo libro e all’inizio non fu accettato bene neppure dai lettori, soprattutto per i temi trattati caratteristici della scapiglia come: l’occultismo, la parapsicologia, la follia. Ma il testo attuale, colmo di fascino magnetico e di arcana seduzione, rendono la lettura piacevole ed intrigante. Da leggere se amate i grandi personaggi!