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scerbanenco

Arthur Jelling, addetto all’archivio della Direzione generale di Polizia, mi conosceva da circa tre anni e nonostante ci fossimo veduti una decina di volte appena in tutto questo tempo, la nostra amicizia era abbastanza profonda.
La cortesia, l’educazione di quest’uomo erano davvero straordinarie. Di solito, le persone che fanno tante smancerie mi danno ai nervi, ma le smancerie di quest’uomo, timido fino all’estremo, e scrupoloso fino alla morbosità, mi commuovevano. Bisognava vederlo accettare da me una prima sigaretta e poi, alla seconda, rifiutare con un gesto di intenerita fermezza.

Incipit di Sei giorni di preavviso
Giorgio Scerbanebco

Sei giorni di preavviso è primo libro che Scerbanebco ha pubblicato ed è uscito per Mondadori nel 1940. Un esordio già completo e calibrato e padrone dei mezzi da sofisticato romanziere M’è piaciuto perché somma il racconto investigativo al racconto psicologico alla capacità e destrezza del detective che alla fine, per trovare la verità, dovrà rivoltare e destrutturare la sua arguta e acuta ipotesi investigativa iniziale.

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