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Che giorni strani!
Tutto l’inverno di colpo addosso, che toglie la voglia di fare, di progettare, di lavorare nel solito modo. Cresce, in queste giornate, la voglia di costruire concretamente qualcosa con le mani, perché con la testa di certo non riesci a concentrarti in nulla.
Le giornate d’inverno come queste sono così bizzarre! Ti capita mai?
Quell’inquietudine che nasce dalla nebbiolina, quella leggera nota di disagio che esce dalle microscopiche gocce di pioggia, quel rimanere sospesa tra ciò che sai di dover fare e il desiderio di andar via. Magari nell’antro della strega, che sopravvive nascosto entro ogni donna, tra antichi alambicchi e ricette di magici filtri lasciate a metà sul bancone di vecchia quercia, polveroso. Con l’alchimia quasi perfetta, le manca solo un ingrediente per funzionare! Con i tomi tramandati da strega a strega traboccanti di magie bianche e nere. Con la cenere del camino sotto il paiolo scurito che sparge odore di freddo e umido. Quell’odore, spinge a riattizzarlo il fuoco, a far guizzare il calore sotto il pentolone, tra tuoni e fulmini lontani, così si può cuocere a puntino la formula giusta per evitare che la vicina troppo giovane, magra e splendente faccia distrarre ogni volta tuo marito. O quella speciale, speciale che ti farebbe stracciare in un batter d’occhio quello sciocco vanesio del capufficio e ti farebbe promuovere subito, perché, di certo, la migliore sei tu. O quella difficile,molto complicata, che ti permetterebbe di realizzare ogni tuo desiderio! Non credo la prepareresti mai, però. Avere tutto quello che vuoi e subito? Davvero sarebbe così bello?
Che strane le giornate dell’inverno appena nato. Quando la sera arriva presto e quando ti ritrovi a sognare ad occhi aperti d’essere una strega mentre svogliatamente riordini gli armadi, archivi meglio le stagioni, e metti più a portata di mano gli abiti pesanti.

 

Photo: stregoneria-pratica.esoterya.com

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