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Ti ucciderò

Scossi la pioggia dal cappello ed entrai nella stanza. Nessuno aprì bocca. Si scostarono per lasciarmi passare, ed io sentivo i loro occhi fissi su di me. Vicino alla porta della camera da letto, Pat Chambers stava cercando di calmare Myrna. Il corpo della ragazza era scosso da singhiozzi convulsi. Mi avvicinai e la presi tra le braccia.
«Non disperarti, bambina,» le dissi. «Vieni a coricarti un momento.» La condussi al divano dello studio, contro la parete opposta, ed ella si sedette. Era davvero in condizioni pietose. Uno degli agenti in divisa le mise un cuscino sotto la testa, ed ella si distese.

Incipit di Ti ucciderò
Mickey Spillane

Ti ucciderò è del 1947, Spillane lo scrisse in nove giorni e ha come protagonista Mike Hammer, personaggio che ha preso parecchie delle sue caratteristiche da Mike Danger, l’eroe ideato da Spillane per una serie di avventure a fumetti che non ebbe molto successo. Il fatto che il cognome fosse Danger (pericolo) non aiutò il personaggio a farsi amare, ma appena l’autore lo cambiò in Hammer (martello) iniziò a vendere milioni di copie. Fu il personaggio inventato nella giusta situazione. Gli americani appena usciti da guerre, lotte alla mafia, crisi del 1929, corruzione trovarono in Hammer l’uomo tutto d’un pezzo che agiva solo ed esclusivamente seguendo i propri principi e ideali. Il personaggio diventò un mito grazie anche al fatto che fu pubblicato in paperback, libri piccoli, maneggevoli dalla carta poco pregiata che costavano poco. Interpretò l’eroe che la gente voleva avere a fianco in un momento storico pesantissimo. Forse anche a noi, oggi, darebbe una mano un personaggio come Hummer?

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