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TrilogiaRosso


๐˜™๐˜ฐ๐˜ด๐˜ด๐˜ฐ ๐˜๐˜ถ๐˜ฐ๐˜ค๐˜ฐ


Da giorni vado su e giรน cercando qualcosa di rosso.
Rosso sangue; rosso ira; rosso passione; rosso stop. Rosso: annulla tutto.
Rosso: unico colore che devi affermare ti piaccia se cerchi lavoro.
Sul bordo del marciapiede, uno strappo di carta.
Piglio e leggo: โ€œ๐ผ๐‘™ ๐‘ ๐‘ข๐‘๐‘๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘œ ๐‘›๐‘œ๐‘› ๐‘’ฬ€ ๐‘š๐‘Ž๐‘– ๐‘‘๐‘’๐‘“๐‘–๐‘›๐‘–๐‘ก๐‘–๐‘ฃ๐‘œ, ๐‘–๐‘™ ๐‘“๐‘Ž๐‘™๐‘™๐‘–๐‘š๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘œ ๐‘›๐‘œ๐‘› ๐‘’ฬ€ ๐‘š๐‘Ž๐‘– ๐‘“๐‘Ž๐‘ก๐‘Ž๐‘™๐‘’. ๐ธฬ€ ๐‘–๐‘™ ๐‘๐‘œ๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘”๐‘”๐‘–๐‘œ ๐‘‘๐‘– ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘ก๐‘–๐‘›๐‘ข๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’ ๐‘โ„Ž๐‘’ ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘ก๐‘Ž. ๐ถโ„Ž๐‘ข๐‘Ÿ๐‘โ„Ž๐‘–๐‘™๐‘™.โ€
Osservo le mie sneakers.
Una soglia.
Essenza del non luogo.
Passaggio.
Dentro, fuori.
Prima, dopo.
Vedo tutta la terra fino al centro, rosso fuoco di sconfitte e perdite. Passato.
Peso specifico greve.
Mโ€™asfissia.
Guardo verso lโ€™alto. Successi e affetti. Futuro.
Respiro di nuovo.
Veloce e leggera, ripasso il mio domani.
Rivedo progetti e obiettivi, inspiro la bellezza dei sogni non ancora realizzati.
Torno qui e ora.
Mi siedo e scrivo.


๐˜™๐˜ฐ๐˜ด๐˜ด๐˜ฐ ๐˜ค๐˜ถ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฆ


Cammino allโ€™indietro cercando un poโ€™ di rosso.
La difficoltร  รจ che non ho gli occhi, dietro. Mi devo girare spesso per capire dove vado.
Le case sโ€™allontanano, gli alberi si sfocano, il cielo sโ€™indefinisce.
Il mondo si raggomitola su se stesso in macchie di colore.
Le dรฉcolletรฉ tacco 12 mi traghettano nel periodo emotivo.
Una Recherche?
Risento la sofferenza, tacitata lungo il percorso ostinato dalla bimba aliena.
Odio essere piccola; odio provare cose.
Sentire.
รˆ dolore, che non so smacchiare nemmeno con la varecchina.
๐˜•๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ด๐˜ช ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ช๐˜ข ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ง๐˜ข๐˜ฏ๐˜ป๐˜ช๐˜ข. ๐˜œ๐˜ฏโ€™๐˜ช๐˜ฏ๐˜ง๐˜ข๐˜ฏ๐˜ป๐˜ช๐˜ข ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ง๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ช๐˜ค๐˜ฆ ๐˜ฆฬ€ ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฆ ๐˜ถ๐˜ฏโ€™๐˜ข๐˜ฏ๐˜ช๐˜ฎ๐˜ข ๐˜ด๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ข ๐˜ด๐˜ฆ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ต๐˜ถ๐˜ณ๐˜ข, ๐˜จ๐˜ฆ๐˜ฎ๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ฏ ๐˜ฆ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฏ๐˜ฐ. ๐˜•๐˜ฆฬ€๐˜ฎ๐˜ช๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ด๐˜ฌ๐˜บ.
Lโ€™andare si ferma. Il tacco ha infilzato un micro cuore rosso gommoso.
Lo raccolgo e mi precipito nel mio solito, dove le emozioni sono mute e la bimba tace.



๐˜™๐˜ฐ๐˜ด๐˜ด๐˜ฐ ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข๐˜จ๐˜ถ๐˜ข๐˜ณ๐˜ฅ๐˜ฐ


๐˜—๐˜ณ๐˜ช๐˜ฎ๐˜ข ๐˜ต๐˜ช ๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ, ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ช ๐˜ต๐˜ช ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ, ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ช ๐˜ต๐˜ช ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฃ๐˜ข๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ. ๐˜—๐˜ฐ๐˜ช ๐˜ท๐˜ช๐˜ฏ๐˜ค๐˜ช. ๐˜Ž๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฉ๐˜ช
Ecco, io ci credo. Sono torda e tarda? Beh, ci credo lo stesso.
Io ci credo: vincerรฒ, avrรฒ, sarรฒ. Vincerรฒ. Cambierรฒ e cambierร .
Per questo son qui, a cercare un rosso.
A ๐˜ณ๐˜ถ๐˜ฃ๐˜ข๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜จ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ฐ๐˜ค๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช oggi, per avere un ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ช, domani.
Le tennis azzurre mi permettono la corsa, cauta e attenta, ma preziosa.
Le tappe ormai son quasi tutte โ€œpassatoโ€.
Raggiunto e superato: ๐˜ต๐˜ช ๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ. Raggiunto e superato: ๐˜ต๐˜ช ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ.
Raggiunto: ๐˜ต๐˜ช ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฃ๐˜ข๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ.
Colpi duri, ma non ci faccio piรน caso. Un poโ€™ mi rallentano, a volte, ma sono concentrata.
Tutto scorre veloce, passa in fretta.
Perchรฉ il prossimo gradino รจ: poi vinci.
Corro, corro, corro.
Ho il mio ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ช, lรฌ davanti. Traguardo rosso e lampeggiante.
๐˜—๐˜ฐ๐˜ช ๐˜ท๐˜ช๐˜ฏ๐˜ค๐˜ช.
E io voglio vincere.

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