Oggi un manuale dedicato a chi ama scrivere e vuole anche riuscire a pubblicare… Il libro in sé, però, è una buona e simpatica lettura per tutti ‘Vademecum dello scrittore‘ di Frank Norris, tradotto da Massimo Bocchiola.
Tempo fa acquistai un oggetto davvero insignificante: un cucchiaione da minestra d’argento. Il commesso del negozio era cortese e, per farmi scegliere, mi dispose davanti una sfilza di cucchiai. Però il mio portafoglio era scarno, anemico, e dovetti cercare quello giusto con tutta l’attenzione di questo mondo. Volevo fare bella figura con quel regalo e spendere bene il mio denaro. Mi avventurai in un mondo di cucchiai da minestra, cucchiaioni con incavi dorati, con manici in rilievo, con arabeschi cesellati… ma nessuno era di mio gusto. “O forse,” azzardò il commesso, “desidera qualcosa di simile a questo?” ed estrasse un cucchiaio tanto semplice e disadorno quanto un cielo sereno: stupendo. Era il mio preferito. Che prezzo, però! Quel maledetto portafoglio vuoto, dovevo immaginarmelo! Costava quasi il doppio di qualsiasi altro cucchiaio. Quando chiesi il perché, il commesso rispose: “È semplice, sui prodotti, altamente decorativi, i difetti del materiale non sono visibili, ed è possibile nascondere un’incrinatura, o imperfezioni simili, con ghirlande e modanature. I prodotti semplici, al contrario, devono essere i migliori in assoluto. Ogni anomalia si nota.”
E in questo, credetemi, sta una morale ultima, l’ultimo metro di paragone tra tutte le cose, artistiche o commerciali che siano: la semplice dignità del disadorno che può presentarsi al mondo senza pudori, drappeggiato anziché vestito di tutto punto, nella consapevolezza della perfezione. Noi uomini di oggi, noi pittori, poeti scrittori – noi artisti – dobbiamo lavorare con tutto l’intelletto, la forza e la costanza che possediamo, per raggiungere la semplicità.